Oltre 100 aziende, 500 etichette nell’impareggiabile cornice del Santa Maria della Scala.
Una due giorni che ho vissuto intensamente, il sabato con la cara amica e Donna del Vino Federica Cecchi e i suoi amici vinosi e la domenica con chi da tempo mi supporta e mi sopporta nelle mie missioni di degustazione.
Tra le scoperte: Pakravan Papi a Riparbella sulla costa toscana con Federica Filippone che ho introdotto alla delegazione toscana dell’Associazione nazionale Le Donne del Vino e Uvamatris bella realtà del Monferrato alla seconda e la terza generazione della famiglia Ronchi con un bel metodo classico da nebbiolo.
Due le Masterclass a cui ho avuto il piacere di partecipare nel prestigioso salone delle feste del Grand Hotel Continental:
- Arte in anfora: segreti e meraviglie della vinificazione e dell’affinamento nella storia verso il futuro a cura di Helmut Koecher
- Bolle d’Italia: un viaggio sensoriale tra le eccellenze delle bollicine italiane a cura di Paolo Cepollaro delegato FIS
La masterclass sull’anfora è stato un vero e proprio viaggio storico-culturale condiviso con Federica Cecchi che Helmut ci ha fatto percorrere dagli albori in Armenia oltre 6000 anni fa.
Un percorso che si è snodato attraverso il racconto e la degustazione di undici vini di varie regioni italiane, racconto che rimane nella memoria quando è il produttore stesso che lo narra, come nel caso dell’amico Marco Capitoni con il suo Troccolone 2022, Orcia Sangiovese DOC.
La masterclass sulle bollicine italiane è stata un’esperienza condivisa con l’amica e collega Elisa Romei: Franciacorta, Oltrepò e Alta Langa, tre regioni importanti per i metodi classici italiani.
Tra questi mi ha colpito Uva Matris con un’Alta Langa da nebbiolo, una delle tante belle storie familiari italiane raccontate dalla terza generazione della famiglia.